Servizi alla persona
Il Centro Socio Educativo
Nel settembre del 2018 inizia ad aprire le porte il Centro socio educativo della Magari Domani soc. coop. Sociale O.N.L.U.S. Situata in un edificio industriale in condivisione con il servizio di formazione alle autonomie.
Il C.S.E. può accogliere persone con disabilità di età compresa fra i 16 e 65 anni e la massima capacità progettuale è identificata in base alla metratura della struttura. Il centro è aperto, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30, è prevista una personalizzazione dell’orario in base ai bisogni e alle necessità dei singoli utenti.
Il centro socio educativo è rivolto a persone con disabilità e svolge la propria attività in collaborazione con la famiglia e i servizi sociali dei territori di provenienza.
L’attenzione è volta a sviluppare e mantenere autonomie legate al proprio percorso di vita adulto e alla socializzazione, attraverso esperienze esterne e sperimentazioni sul proprio territorio. Nasce soprattutto per coloro che non hanno sviluppato capacità lavorative investibili nel mondo produttivo, ma che possono attraversare tutti gli altri settori della vita, affrontando il tutto con gioia ed energia che si trasforma in desiderio di conoscere e sperimentare, offrendo una forte dinamicità e creatività.
La nostra finalità consiste nell’offrire uno spazio di condivisione e sperimentazione ove le persone possano riconoscersi come adulte “capaci”.
Servizio di Formazione alle Autonomie
Rivolto a giovani donne e giovani uomini dai 16 ai 35 anni
La finalità del Servizio di Formazione alle Autonomie è il raggiungimento dell’adultità possibile, ogni esperienza diviene quindi strumento utile per tendere a tale meta.
Il territorio di Gazzada Schianno si è mostrato da sempre una zona fertile per la possibilità di attivare nuove esperienze grazie alla disponibilità dei suoi abitanti, diventando luogo in cui esperire le competenze relazioni, di spostamento nel territorio e quelle di riconoscimento sociale. Le attività interne e/o esterne, di gruppo e/o individuali, variano in relazione ai bisogni e alle richieste della persona, la quale ha un ruolo fondamentale all’interno del percorso svolto, così come la famiglia. Le esperienze sono inoltre concepite come strumento attraverso il quale vengono promosse relazioni importanti che muovono interessi, sviluppano competenze sociali e autonomie che facilitano l’integrazione.
Uno sguardo al futuro ...
Cosa accade al termine dei cinque anni ?
Il cammino percorso insieme non si ferma… si plasma….e continua… dopo aver costruito una relazione con la persona incontrata, proponiamo gli altri Servizi attivi, accompagniamo così la persona all’eventuale cambiamento, rendendolo il più possibile naturale, tipico di ogni fase della vita di un adulto, garantendo la possibilità di mantenere il legame creato con il gruppo dei pari e con le figure di riferimento incontrate…e perché no? a volte osserviamo a distanza e silenziosi quanto accade nella vita delle persone che hanno arricchito la nostra storia, la nostra struttura, trovando occasioni di incontro altre.
Il Dopo Di Noi
In questi anni la cooperativa ha avuto modo di sperimentare e far sperimentare alle persone di cui si prende cura alcuni momenti al di fuori del proprio contesto familiare, partendo dalla quotidianità condivisa, dalla ricchezza e dalla fatica della socializzazione, dal tentativo di diventare protagonisti in uno spazio tutto nuovo fino alla possibilità di sperimentarsi nelle proprie abilità domestiche. All’interno di questo progetto sono state evidenziate una serie di possibilità pian piano esplorate ma, allo stesso tempo, si sono aperti nuovi ambiti di ragionamento, nuovi dubbi e una analisi più completa sul futuro possibile per le persone di cui ci prendiamo cura.
Proprio grazie a questa analisi si è evidenziato che all’interno di questa esperienza, uno degli elementi su cui lavorare, è una carenza evolutiva, qualcosa che sarebbe dovuto esserci ma non si è respirato, un vuoto che ha il sapore della discriminazione.
Nei vari servizi lavoriamo sulle competenze, sulle sfide quotidiane alla possibilità, cercando di motivarci al riconoscimento di ciò che siamo: Ragazze e Ragazzi di più di 20 anni che hanno desideri e bisogni.
Bisogni che arrivano dal nostro essere persone adulte: la ricerca della persona amata, di relazioni amicali, il sogno del lavoro, il sogno della patente, il sogno di una famiglia propria.
Forse il problema che ci accompagna in questa lettura è proprio questo, essere così abituati al sogno che si è persa la spinta che ci proietta verso di esso, quel fuoco che arde e che alimentiamo con la reale possibilità di tendere a ciò che sogniamo. Sogni che normalmente sono pochi (quanti sogni può custodire un piccolo cassetto di una scrivania), non perché sia brutto averli ma perché spesso il sogno si identifica in qualcosa di irraggiungibile, mentre la vita è spesso fatta di traguardi più che di mete fuori portata. Ma nella nostra società rischiamo di occupare il tempo delle persone con disabilità senza supportare le stesse nel GUARDARE IL POSSIBILE.
Non servono laboratori in cui facciamo mentre sogniamo altro, servono esperienze VERE ma vicine alle nostre capacità, così vicine da essere possibili e riconoscibili, che allo stesso tempo ci facciano vedere il sogno possibile da raggiungere facendoci tendere ad esso.
Smettere di sognare l’irraggiungibile costruendo una vita VERA, di elementi alla portata, di piccoli ma veri traguardi da poter reinserire nel nostro percorso di crescita.
Offrire esperienze desiderabili, costruire insieme la possibilità da riconoscere come nostra… in poche parole, smettere di vivere tutto come un sogno ed iniziare a Credere nel nostro potenziale, occupandoci di desiderare il possibile. Invece spesso ci perdiamo nel sogno senza riuscire ad accorciare le distanze tra il voler essere e ciò che siamo. Come ricreare questa “scintilla”? Come poter riavvicinare il possibile a ciò che siamo? Come possiamo desiderare qualcosa che non abbiamo ma che possiamo sentire raggiungibile? E più precisamente: Il lavoro educativo qual è?
Queste esperienze devono avere l’arduo compito di riaccendere una scintilla evolutiva che si è sopita nel tempo ma che va assolutamente riossigenata attraverso la visione di nuove POSSIBILITA’, attraverso un REALE incontro con sé stessi che ci aiuti a desiderare ciò che subito dopo possiamo vivere come ipotesi da costruire insieme.
La mission è quella di rimettere queste giovani persone nel loro giusto cammino di crescita, quello che avrebbero dovuto intraprendere grazie ad una spinta naturale nell’evoluzione dell’essere umano ma che, ad un certo punto, ha perso un po’ di energia arrivando senza la sufficiente forza per fare passo successivo. È la fase adolescenziale ad esserne rimasta soffocata, con la bellezza e la necessità dei suoi conflitti, quella fase in cui si crea e prende forza la spinta che ad un certo punto ci porta fuori casa come evoluzione normale della persona adulta, quella che ci fa sentire le mura domestiche troppo strette e le relazioni che le abitano troppo invadenti.
Proprio questo è il vuoto che è emerso, la mancanza di una spinta ad uscire di casa per la necessità di autodefinirsi, spinta che in alcuni sembra poco sviluppata o addirittura eccessivamente sopita.
Questo è dunque il bisogno a cui cercheremo di dare una risposta, riaccendere la scintilla della ricerca di ciò che possiamo come esseri umani, di ciò che potrebbe essere il realizzabile nella nostra vita, la sottolineatura di piccoli traguardi condivisi e sentiti come qualcosa di adatto a noi, la necessità di definirsi come persone adulte e capaci che possono sognare ma allo stesso tempo possono costruirsi.
Quindi? Cosa sarà questo servizio? la ricerca di vita VERA, la costruzione di un futuro VERO perché alla nostra portata, la sperimentazione di sé stessi alla ricerca di un traguardo VERO, energia VERA per una sfida che possiamo affrontare.